Fotoritocco digitale interni e arredamento

fotoritocco nella fotografia di interni e di arredamento
Sin dalla sua nascita la fotografia, per sua stessa natura analogica, ha mostrato la realtà nella sua essenza. Eccezion fatta per i fotomontaggi, un’immagine pubblicata su un giornale certificava l’esistenza oltre ogni ragionevole dubbio di una dato avvenimento collocandolo nel tempo e nello spazio. Per chi volesse approfondire l’argomento, troppo vasto per essere affrontato in questa sede, la pubblicistica online certo non manca.

La fotografia digitale, si distingue invece per lo specifico legame con la realtà che è di fatto inesistente. In particolar modo dopo l’avvento dei software di fotoritocco come Photoshop e simili, intervenire sulle immagini modificandole completamente è diventata una prassi comune.

Per restare nell’ambito della fotografia d’interni e arredamento il discorso è forse meno complesso ma altrettanto importante. Le esigenze della committenza spesso si scontrano con le difficoltà pratiche relative al contesto in cui i servizi fotografici vengono realizzati e la necessità di intervenire a posteriori modificando le immagini è piuttosto frequente.

Le difficoltà sono dovute frequentemente all’impossibilità di controllare tutte le variabili che possono influire sul risultato finale di un’immagine, specie quando ci si trova a scattare in location esterne, come showroom e negozi, lontano dalle comodità che uno studio fotografico può offrire.

Donghia Rubelli – Catalogo Alchemy Collection

Per le immagini  del catalogo Alchemy Collection il cliente aveva espresso il desiderio che il contesto ricordasse un loft newyorchese. Non essendo possibile trasportare i mobili in uno studio fotografico attrezzato, per esigenze di tempo, si è scelto di utilizzare come location lo showroom milanese dell’azienda.

Di qui la necessità di ricostruire in post-produzione un background immaginario che andasse a sostituire quello esistente, post-produzione che in questo caso è stata affidata allo Studio Up di Milano.

Qui sotto una comparazione tra il “prima” e il “dopo” nella quale è possibile visualizzare gli interventi applicati all’immagine originale per arrivare al risultato finale.

fotoritocco digitale immagini arredamento interni

Prima di realizzare lo scatto è importante sapere che non tutto è modificabile in fase di post-produzione digitale. La scelta di un’illuminazione corretta, ad esempio, è una condizione fondamentale per la buona riuscita di un’immagine.

In secondo luogo, se si decide di affidare il fotoritocco ad un laboratorio esterno, è necessaria una buona sintonia nelle scelte stilistiche e negli interventi da adottare, sintonia che solitamente si costruisce solo nel tempo. 

Altra cosa fondamentale, durante le varie fasi della lavorazione, è un feedback costante con il cliente, che deve essere guidato nelle scelte e condotto per gradi verso il risultato finale.

Editoriale per Dentro Casa

Lo stesso discorso vale quando si parla di immagini editoriali.

Recentemente la rivista Dentro Casa, con la quale collaboro, ha espresso la richiesta di modificare la foto di apertura del servizio che uscirà a Gennaio con una serie di interventi di fotoritocco (come l’inserimento di un quadro sulla parete e di un diverso background nel panorama che si vedeva dalle finestre).

In questo caso  mi sono occupato personalmente della post-produzione dell’immagine il cui risultato è apprezzabile qui sotto sempre nella comparazione tra “prima e “dopo”.

fotografia editoriale fotoritocco di interni e arredamento

Per concludere questo breve excursus sul fotoritocco e la post-produzione digitale nella fotografia di interni e arredamento, è opportuno aggiungere che ogni intervento richiede uno studio approfondito dell’immagine sulla quale si andrà ad operare. 

Un approccio errato al lavoro di post-produzione e una sopravvalutazione delle possibilità che i nuovi mezzi digitali offrono, possono portare a risultati scadenti e ad un inutile spreco di tempo e denaro. Per questo, nei casi in cui è richiesto un intervento di questo tipo, il mio  consiglio è di rivolgersi sempre ad uno studio professionale anche per una semplice consulenza.

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